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terrore a trieste - storia e storie

5 maggio 1945: Caduti per la libertà

Il 5 maggio 1945 di fronte ad un corteo spontaneo di migliaia di triestini inneggianti all'Italia i titini sparano sulla folla. Cinque manifestanti cadono sotto il piombo dell'invasore, altre decine rimangono ferite.

LA LEGA NAZIONALE SCRIVE A CIAMPI: ONORIAMO I CADUTI DI VIA IMBRIANI

L’avv. Paolo Sardos Albertini, Presidente della Lega Nazionale, si è rivolto al Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, chiedendo la concessione di un adeguato riconoscimento da parte dello Stato Italiano alla memoria dei cinque cittadini di Trieste, caduti il 5 maggio 1945, sotto il piombo jugoslavo: Claudio Burla, Giovanna Drassich, Carlo Murra, Graziano Novelli e Mirano Sancin vennero assassinati, in via Imbriani, (e decine di altri vennero feriti) perché pacificamente reclamavano , per Trieste , la libertà di essere e restare italiana.

In epoche immediatamente successive, anche Emilio Beltramini e Alino Conestabo vennero assassinati nelle strade di Trieste per la medesima motivazione. La loro memoria merita parimenti adeguato ricordo.

La Lega Nazionale si è appellata a quella sensibilità del Capo dello Stato che aveva già trovato espressione nella concessione della Medaglia d’Oro ai Caduti del novembre 1953, chiedendo che anche questi altri testimoni dell’amore per l’Italia e per la libertà possano ricevere giusto riconoscimento da parte della Nazione italiana.

L’avv. Sardos ha informato di tale iniziativa della Lega Nazionale il Prefetto, il Sindaco e il Presidente della Provincia di Trieste, chiedendo un loro intervento a sostegno.

 

 

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