LE FOIBE

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Sono 130 i corpi riemersi da quattro foibe istriane

da "Il Piccolo" 19 febbraio 2005

Resi noti i risultati di un'indagine disposta lo scorso anno dal magistrato Svetislav Vujic su richiesta dei parenti delle vittime. La storia di Vinko Hlaj
Sono 130 i corpi riemersi da quattro foibe istriane
Confermato dall'Istituto di medicina legale fiumano che si tratta di persone eliminate nel dopoguerra


FIUME I resti di circa 130 persone sono stati ritrovati in quattro foibe
della Ciceria, nell'Istria nord-orientale. Lo conferma al quotidiano polese «Glas Istre», Alan Bosnar direttore dell'Istituto di medicina legale dell' università fiumana, dov'è stata completata la parte tecnica della perizia delle ossa esumate nelle foibe di Hribce, Brsljanovica, Krog e Trstenik. 

«In tutte e quattro le foibe sono stati ritrovati resti di ossa umane e il loro numero si differenzia da foiba in foiba - ha spiegato Bosnar -. Grazie all'indentificazione abbiamo appurato che in queste quattro foibe carsiche hanno perso la vita circa 130 persone. Inoltre, sempre durante la perizia, siamo giunti alla conclusione che gli infoibamenti risalgono al periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, ossia a cavallo tra gli anni '40 e '50».

Bosnar ha proseguito affermando che «prendendo in considerazione gli avvenimenti di quel periodo, si può presumere che non si sia trattato di morti dovute a cause naturali. Però, non possiamo stabilire se si tratta di traumi provocati dalle conseguenze della caduta o se la morte è sopraggiunta in precedenza. L'identificazione non ha permesso per il momento di appurarlo». Alan Bosnar ha concluso sottolineando che nelle foibe della Ciciaria non sono stati ritrovati resti di ossa che potrebbero indicare la presenza di bambini. Certo che l'indagine per essere completata ha bisogno ancora di ulteriori accertamenti sui cadaveri che sono stati riesumati, sia per determinare le cause esatte della morte, sia per determinarne l'identità. E anche di finanziamenti.

L'indagine nasce dalla richiesta fatta dai parenti di alcune delle vittime. In particolare da Vinko Hlaj che vuole giustizia per la morte dei padre Ivan eliminato nella foiba di Brsljanovica. Hlaj, in un'ampia intervista rilasciata a Elio Velan sul «Glas Istre», racconta che da anni chiedeva di poter entrare in quella foiba dove sapeva che il padre, un commerciante di vini mai stato fascista, secondo il figlio, era stato gettato. Ottenuti i permessi era penetrato nella cavità insieme agli speleologi di Delnice, trovando un paio di scarpe che, secondo lui, appartenevano al padre. 

L'esempio di Hlaj è stato seguito da altri che si sono rivolti al giudice Svetislav Vujic che ha disposto, lo scorso anno, le esumazioni nelle quattro foibe con i risultati illustrati dai medici legali fiumani.
b.s.


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