LE FOIBE

le foibe - rassegna stampa online

All’Università di Roma si inneggia alle foibe
GIORNALE.IT - 9 novembre 2004

L’Università La Sapienza di Roma, la più grande d’Europa, ancora al centro della cronaca per incresciosi episodi di intolleranza politica.
Dopo che la scorsa settimana gruppi di “pacifisti” hanno impedito al vicepresidente del Consiglio di parlare della Costituzione, le notti scorse ignoti hanno imbrattato i muri di alcuni edifici sedi di facoltà con scritte che inneggiano alle foibe titine.

«All’interno de "La Sapienza" la tensione è ormai insostenibile - denuncia il presidente romano di Azione Universitaria Simone Pelosi -. Ieri sera, alcuni teppisti della sinistra extraparlamentare, dopo aver "bivaccato" presso la Facoltà di Lettere, partecipando ad una festa non autorizzata dei collettivi universitari, hanno ritenuto di concludere degnamente la serata dandosi alla pittura. Ora i muri della Città Universitaria erano imbrattati da scritte inqualificabili; alcune, le più "politiche", che rievocavano la cacciata di Luciano Lama dall’Università, accostandola alla mancata visita del vicepremier Fini, del 3 novembre scorso; altre, più consuete, incitanti, come al solito, alla violenza e ad un becero odio politico; altre ancora, gratuitamente infami, inneggianti addirittura alle foibe. L’opera è stata poi completata, "decorando" i muri anche con alcune bestemmie».
Sui muri scritte come “W le foibe” che inneggiano alle fosse scavate in Jugoslavia alla fine della guierra nelle quali furono seppelliti vivi migliaia di nostri connazionali, e poi “Fini come Lama” “Via i fascisti” e bestemmie varie.

Duro anche il commento di Giorgia Meloni, presidente nazionale di Azione Giovani: «Quanto accaduto è indicibile, vergognoso. Dopo aver impedito al vicepresidente del Consiglio Fini di parlare, ora campeggiano sui muri dell’ateneo queste scritte così ostili e anti nazionali, che rievocano alla mente quel "10, 100, 1000 Nassirya" che infangava la memoria di militari italiani morti in Iraq per difendere la pace. Siamo stanchi di assistere a questi episodi di intolleranza e queste provocazioni che mirano solo a generare violenza. Abbiamo intenzione di reagire, ma certamente non come loro vorrebbero: ci batteremo fino in fondo per ripristinare al più presto la sicurezza e la tranquillità all’interno de "La Sapienza"».

www.giornale.it 9 Nov 2004


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