LE FOIBE |
le foibe - storia e storie |
Norma Cossetto, una studentessa universitaria istriana, venne torturata, violentata e gettata in una delle tante foibe che caratterizzano il territorio della Venezia Giulia assieme ad altri 25 sventurati nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943. La sua storia è stata spesso considerata emblematica per descrivere i drammi e le sofferenze dell'Istria e della Venezia Giulia Norma
Cossetto era una splendida ragazza di 24 anni di Santa Domenica di Visinada,
laureanda in lettere e filosofia presso l'Università di Padova. In quel
periodo girava in bicicletta per i comuni dell'Istria per preparare il
materiale per la sua tesi di laurea, che aveva per titolo "L'Istria
Rossa" (Terra rossa per la bauxite). Dopo una sosta di un paio di giorni, vennero tutti trasferiti durante la notte e trasportati con un camion nella scuola di Antignana, dove Norma iniziò il suo vero martirio. Fissata ad un tavolo con alcune corde, venne violentata da diciassette aguzzini, quindi gettata nuda nella Foiba poco distante, sulla catasta degli altri cadaveri degli istriani. Una signora di Antignana che abitava di fronte, sentendo dal primo pomeriggio urla e lamenti, verso sera, appena buio, osò avvicinarsi alle imposte socchiuse. Vide la ragazza legata al tavolo e la udì, distintamente, invocare pietà. Il 13 ottobre 1943 a S. Domenico ritornarono i tedeschi i quali, su richiesta di Licia, sorella di Norma, catturarono alcuni partigiani che raccontarono la sua tragica fine e quella di suo padre. Il 10 dicembre 1943 i Vigili del fuoco di Pola, al comando del maresciallo Harzarich, ricuperarono la sua salma: era caduta supina, nuda, con le braccia legate con il filo di ferro, su un cumulo di altri cadaveri aggrovigliati; aveva ambedue i seni pugnalati ed altre parti del corpo sfregiate. Emanuele Cossetto, che identificò la
nipote Norma, riconobbe sul suo corpo varie ferite di armi da taglio;
altrettanto riscontrò sui cadaveri degli altri. Norma aveva le mani legate in
avanti, mentre le altre vittime erano state legate dietro. Da prigionieri
partigiani, presi in seguito da militari italiani istriani, si seppe che
Norma, durante la La salma di Norma fu composta nella piccola cappella mortuaria del cimitero di Castellerier. Dei suoi diciassette torturatori, sei furono arrestati e obbligati a passare l'ultima notte della loro vita nella cappella mortuaria del locale cimitero per vegliare la salma, composta al centro, di quel corpo che essi avevano seviziato sessantasette giorni prima,nell'attesa angosciosa della morte certa. Soli, con la loro vittima, con il peso enorme dei loro rimorsi, tre impazzirono e all'alba caddero con gli altri, fucilati a colpi di mitra. > Medaglia d’oro a Norma
Cossetto
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TERRORE A TRIE | |
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